(www.accademiamichelangelo.com/ César Arteaga).- Ma non fu fino al 1938 quando il fisico Hans Berthe spiegò veramente la natura delle luci delle stelle e il sole. Berthe fuggì dalla Germania, dove lui era nato, perché era ebreo. Lui terminò di fare i calcoli per la sua teoria sul treno durante il viaggio di ritorno da una conferenza dove aveva ascoltato Edward Teller e George Gamow parlando sull’energia nucleare e la possibilità di costruire una bomba atomica.
Hans Bethe aveva scoperto che l’energia liberata dalle stelle era prodotta da reazioni nucleari nel centro profondo delle stelle a causa della gravità.
Dopo di scrivere l’articolo scientifico lo inviò alla rivista Physical Journal, ma quando seppe che l’Accademia di New York offriva un premio di 5000 dollari al miglior articolo di fisica, domandò alla Physical Journal di ritornargli l’articolo prima di pubblicarlo, e lo inviò all’Accademia.
Lui vinse il premio logicamente. Con il denaro del premio salvò sua madre dai Nazisti.
Oggi noi sappiamo che è l’energia nucleare quella che produce la luce, il calore e la radiazione delle stelle e del sole, ed è per questo che le stelle e il sole brillano tanto cosí, e l’hanno fatto per miliardi di anni, e brilleranno per molto tempo in piú (il sol brillerà per altri 4,5 miliardi di anni).
Allora Hans Bethe fu il genio che veramente spiegò perché brillano le stelle. Lui guadagnò il premio Nobel anni dopo.
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