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IL MITO DIETRO LA FONDAZIONE DI ROMA


La settimana scorsa abbiamo analizzato nel corso di conversazione la storia della fondazione di Roma. Il tradimento dello zio, l’inguistizia che soffrì il loro nonno e la loro mamma. Gli interventi divini nell’essere concepiti dal dio Marte, oppure la storia della lupa o il finale di un Romolo portato in cielo quale nuovo Elia.

Abbiamo considerato la storia fondazionale della città como un elenco, sì, di momenti di luce ma anche di ombre: la truffa di Romolo al fratello Remo al chiedere un segno agli dei e il finale assassinio. La truffa dei primi romani al vicino popolo dei Sabini. Tutto quello non nascosto, ma mostrato da una generazione all’altra.






I ragazzi hanno letto, hanno anche guardato un documentario, e così ne hanno discusso abbastanza e molto bene. Hanno parlato del Karma di un Romolo assassino e anche ucciso dai senatori. Hanno sottolineato gli elementi comuni tra la storia di Roma e racconti antichi, addiritura la Bibbia (I gemelli trovati in un fiume quale Mosè, il fratricidio tipo Adamo e Caino, ecc). Alla fine gli abbiamo chiesto di riassumere una conclusione e metterla in quattro parole e abbiamo ascoltato opinioni come le seguenti:

“Un magico racconto centrato sul popolo della “città eterna”. Si, hai capito bene, mi riferisco a Roma, a quel popolo leggendario di guerrieri.

Da bambina mi attiravano le storie mitiche, quelle che coinvolgono personaggi e fatti fantastici dove venivano compiute grandi prodezze. Ed è stato per questo che il mio interesse si è risvegliato per parlare dal mio punto di vista della fondazione mitologica di Roma. Per se stessa Roma è stata una città piena d’incanto e magia ma da quando ho letto la leggenda della sua fondazione ho visto che sono stati gli stessi dei che l’hanno protetta per tutto il tempo, così come hanno permesso il suo sviluppo. Potresti immaginare un popolo che è nato da uno splendore divino? Si, hai letto bene, ho detto questo perché d’accordo con la leggenda Romolo e Remo (fratelli gemelli) furono generati dallo stesso Dio della guerra: Marte!”



Idalia Mendoza Pantoja. “La leggenda di Romolo e Remo della fondazione di Roma, per me, mi mostra la forza che c’e’ in una famiglia separata dove i frattelli cercano di scoprire la veritá dell’esistenza dei loro genitori.

Poi cercano di rimanere nel potere pretendendo di essere il numero uno addirittura commettendo qualsiasi atto violento come il tradimento, la truffa fino all’assassinio.

D’altra parte vedo come è apparso sin dall’inizio il maschilismo, l’autoritá che aveva l’uomo

nel controllo sulle donne dimostrato nell’atto di averle rapite (come indica il ratto delle Sabine).”

Verónica Álvarez.

“Tutte le civiltà attraverso della storia hanno provato a spiegare la loro provenienza. Il comune denominatore è quasi sempre una storia poco credibile, piena di atti eroici, simbolismi, di contatto diretto con gli dei, ed esseri umani che credono di essere speciali e e di dover guidare gli altri. Certamente, la fondazione di Roma non è l’eccezione!”

José Antonio Torres.

Senza dubbio è stata una seduta molto ricca e proficua. E ci ha mostrato altro elemento di una città a cui tutte le strade conducono: Roma.




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